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venerdì 20 settembre 2013

23 VOLTE GRAZIE ALLA FAMIGLIA MORATTI




8 scudetti
3 coppe dei campioni/champions league
3 coppe intercontinentali/mondiale per club
1 coppa UEFA
4 coppe Italia
4 super coppe italiane

TOT. 23 TITOLI

(+ 1 TRIPLETE unico mai realizzato in Italia)

Questo è il risultato del grande amore che la famiglia Moratti ha profuso nel corso degli anni per i colori nerazzurri, quei colori che ogni domenica "ci fanno tremare il cuore... ci fanno smettere di respirare".
(Angelo Moratti presidente dal 1955 al 1967 ha arricchito la bacheca con 3 scudetti, 2 coppe dei campioni, 2 coppe inercontinentali)
(Massimo Moratti presidente dal 1995 al 2013 invece ha conquistato: 1 coppa UEFA, 4 coppe Italia, 5 scudetti, 4 super coppe Italiane, 1 champions league, 1 coppa del mondo per club)
Noi non possiamo fare altro che dirgli grazie.
Grazie per averci dato tante gioie, per non aver mollato nei momenti più duri quando sarebbe stato molto più semplice abbandonare la nave. Grazie per la passione che hanno messo in campo, la stessa passione che ogni vero interista prova tutti i giorni per la Beneamata. Grazie per tutti gli acquisti fatti nell'intento di vincere sempre. Grazie per aver contribuito a smascherare uno dei sistemi più beceri del calcio italiano. Grazie per aver messo al primo posto il bene dell'Inter e dei suoi tifosi in questa lunga ed estenuante trattativa con l'indonesiano Thoir.
L'Inter senza i Moratti non sarà più la stessa. Ma dobbiamo abituarci all'idea che è il calcio in generale a non essere più quello di qualche anno fà. Ormai nel calcio non c'è più spazio per i sentimentalismi, per le bandiere e l'amore per la maglia. Queste sono cose che appartengono al passato, e al presente sono intrinseche solo dei tifosi, di quelli che riempiono gli stadi, quelli che si iscrivono ai fan club, quelli che pagano la pay tv e quelli che acquistano i quotidiani sportivi.
Per gli addetti ai lavori ormai è solo una questione di finanza, di borsa, euro-dollaro-yen, di un sistema atto ad arricchire sempre di più i conti in banca. Ora le squadre di calcio sono delle vere e proprie multinazionali e non più semplici società spostive ma vere e proprie S.P.A.
E' il mondo che continua a cambiare vertiginosamente e se non ti adegui sei tagliato fuori. Questo Massimo Moratti lo ha capito molto bene e si è comportato di conseguenza, anche se certe scelte fanno veramente male.
Molti non vedevano l'ora che il petroliere si facesse da parte, ma per quanto mi riguarda, e credo di esprimere il sentimento di migliaia di interisti, gli sono veramente grato per tutto ciò che ha fatto per i colori nerazzurri. E' vero, abbiamo sofferto, siamo stati vittime dei cabaret, siamo stati defraudati dal sistema Moggi e Co. ma alla fine però abbiamo raggiunto il massimo della goduria. In un solo mese, dopo tante lotte, grazie agli enormi sacrifici economici di Massimo Moratti, abbiamo raggiunto quell'orgasmo che nessuno mai è riuscito a raggiungere in Italia. Nemmeno i soldoni dell'Avvocato Agnelli, nemmeno il sistema mafioso dei dirigenti della Juve o il potere dell'ex premier Silvio Berlusconi sono riusciti a raggiungere un traguardo simile. Traguardo che ora per forza di cose è la vera ossessione, poveracci loro, di tutti i tifosi juventini e milanisti.
Adesso si gira pagina, entriamo in un'altra dimensione, un'altra realtà. Ora tocca all'indonesiano prendere le redini in mano e mi auguro di cuore che in questa lunga trattativa il magnate abbia capito davvero l'importanza che questi colori hanno per migliaia e migliaia di persone. Qui non c'è in gioco solo il dio denaro, ma i sentimenti di un esercito di uomini, donne e bambini innamorati dell' F.C. Internazionale Milano, l'unica squadra a non essere mai stata in B, l'unica ad aver centrato il Triplete in Italia, la squadra più pazza del mondo ma con un cuore grande così. L'unica che ancora riesce a portare ottantamila persone allo stadio. Spero che in tutti questi mesi l'indonesiano abbia avuto un pò di tempo per leggere la storia dell'Inter dal 1908 quando nacque dal nulla (cit. Peppino Prisco) fino ai giorni nostri. Storia fatta di trionfi, sconfitte, gioie, amarezze e tanta passione. 
Per qunanto riguarda noi tifosi continueremo sempre a fare il nostro lavoro, ameremo e seguiremo l'Inter sempre e comunque, in ogni circostanza, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore finchè morte non ci separi. E questo, sono sicuro, lo pensa anche il sig. Massimo Moratti.
(Gianluigi Trasmundi)