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giovedì 31 gennaio 2013

E SE LA STORIA SI RIPETESSE?


Ve lo ricordate? Beh IO C'ERO ed è stato fantastico. Ricordo che sono partito con la consapevolezza che ci avrebbe fatto male, che avremmo potuto perdere il derby proprio a causa sua, dopo che noi gli avevamo dato tutto l'amore che solo un interista può dare ai suoi campioni. Appena entrati a S. Siro però ho capito che qualcosa di magico c'era! Stadio colmo all'inverosimile, striscioni qua e là che ricordavano al fenomeno della sua "suina provenienza".

Ma la cosa che più mi è rimasta impressa nella memoria è che in ogni seggiolino del Meazza vi era appoggiato un fischietto in modo tale da fischiare il suino ogni qualvolta sfiorasse la palla!
Una bolgia di fischi che al minuto 40, quando proprio lui l'ha "insaccata" nella nostra porta ed è corso sotto la curva nord a mostrarci i suoi dentoni e le sue belle orecchie, non è cessata affatto anzi è continuata ancora più forte di prima. Risultato finale INTER - BBilan 2-1 Cruz al 9'st ha ristabilito la parità e Ibrahimovic al 30'st per il colpo di grazia. Il fenomeno al 90' si è rimesso le orecchie in tasca e se n'è andato, avvilito, negli spogliatoi!
E se la storia si ripetesse? Il 24 febbraio infatti a S. Siro è di scena il derby di ritorno e questa volta ad aver cambiato casacca, con tanto di dichiarazione amorosa, è il bad boy Balotelli! Staremo a vedere, e chissà questa volta cosa troveremo allo stadio! Non resta che partire armati di bandiere e sciarpe nerazzurre, per il resto non preoccupatevi troveremo l'occorrente già lì pronto sul nostro seggiolino!

(G.T.)

CONOSCIAMO MEGLIO I NUOVI ACQUISTI

                                      

Rivoluzione a centrocampo.
Presi Kuzmanovic (25), Schelotto (23), Laxalt (19) e Kovacic (18). 
Tutti giovanissimi, ottantacique anni in quattro, e anche da come conferma la Gazzetta dello Sport, tutti talentuosi. Addirittura c'è chi dice che l'Inter è tornata a fare l'Inter, cioè ad acquistare giocatori di spessore internazionale! 
Sinceramente non mi dispiace l'operato della banda Moratti, soprattutto il fatto di aver lavorato sottobanco, lontana dai riflettori, addirittura spiazzando altri grandi club internazionali. La domanda che (come avrebbe detto Lubrano) sorge spontanea è: "Visto come vengono trattati i giovani calciatori all'Inter, questi quattro nuovi acquisti troveranno davvero spazio? saranno capaci i gran capi di aspettare il loro inserimento? Oppure saranno solo pedine di scambio o meglio cessioni di mezzi cartellini per arrivare poi a prendere altri giocatori magari più veterani e vedersi sfuggire nel tempo i tanto acclamati giovani? In poche parole la Società crede davvero in loro?
Speriamo bene, noi intanto diamo il benvenuto e facciamo i migliori auguri a questi ragazzi e diciamo loro di indossare la maglia nerazzurra come una reliquia, come la cosa più importante della loro vita e di amarla ed onorarla in campo e fuori. Intanto per conoscere meglio i nostri nuovi eroi riporto di seguito le righe che la Gazzetta di oggi ha dedicato ad ognuno di loro:
(G.T)

Kuzmanovic Il 25enne nazionale serbo arriva dallo Stoccarda dopo due stagioni e mezza con la Fiorentina. Incursore dal buon tiro da fuori, è un «animale» più da corsa che di fino. Bruciato il Palermo che non la prese affatto bene, in viola ha giocato tra 2007 e 2009, lamentando qualche infortunio muscolare ma mostrando anche una buona duttilità. Kuzmanovic è una mezzala d’assalto. Non un regista, esperimento che Cesare Prandelli, al tempo allenatore della Viola, fece giusto per un paio di allenamenti. Nel 2009 lasciò l’Italia quando capì che rischiava di trovare poco spazio e quando lo Stoccarda offrì 8 milioni. Pagato 3, garantì una plusvalenza non da poco. L’Inter ora lo preleva dal club tedesco (contratto in scadenza a giugno) per 1,2 milioni. Ieri la firma su un contratto fino al 2017.
Ezequiel Schelotto, 23 anni, è invece l’esterno destro tanto bramato da Strama. Non a caso in Argentina lo hanno soprannominato «Galgo», cioè il levriero: ha una corsa potente, veloce, resistente. Ha doti atletiche da mezzofondista che gli permettono di coprire l’intera fascia con grande naturalezza. A Bergamo ha dato il meglio nella scorsa stagione, impiegato come esterno alto nel 4-4-1-1, sempre a destra perché lì riesce a sfruttare meglio le sue caratteristiche: arrivare sul fondo e crossare. Non è un esterno che rientra e va al tiro, ma predilige puntare l’avversario e superarlo sfruttando, più del dribbling, le doti fisico-atletiche. All’Atalanta ha fatto bene soprattutto quando ha avuto campo a disposizione per sprigionare i cavalli nelle gambe. Quest’anno in due partite (con Parma e Juventus) è stato utilizzato come esterno di centrocampo in un 3-4-2-1. In generale non è un’ala prolifica: a Bergamo ha segnato solo 2 gol in 53 partite di campionato. È costato 3,8 milioni più la metà di Marko Livaja e ha firmato un quadriennale.
Diego Laxalt è invece il nome nuovo. Sulle orme di Recoba, il 19enne uruguaiano del Defensor, che piaceva anche al Benfica, è impegnato nel Sub 20 dove ha segnato anche una rete nella vittoria sul Brasile. È una mezz’ala sinistra che ha dinamismo, piedi buoni e visione di gioco per fare anche il regista. L’Inter per il suo cartellino ha offerto 2,75 milioni, superando cosi l’offerta della Lazio, ferma
a 2,5. Come confermato dall’agente Fifa Vincenzo D’Ippolito, mediatore dell’affare, il ragazzo ha detto di sì. Laxalt aspetta però il passaporto italiano, grazie al bisnonno palermitano: l’Inter farà alla Lega una richiesta di tesseramento condizionata all’arrivo del documento entro 10 giorni. Altrimenti lo prenderà a giugno. Piace anche il suo gemello di nazionale Cristoforo, ma sarebbe un’operazione da fare eventualmente insieme a un altro club (Chievo) 
Mateo Kovacic Trattasi di colpaccio. Perché tutti ne parlano strabene. Perché su di lui c’erano Manchester United, Chelsea e Real Madrid. E allora l’Inter ha rifatto finalmente l’Inter: e s’è presa Mateo Kovacic, classe ’94, regista puro, pagandolo 11milioni di euro più bonus e prospettandogli un accordo di 4 anni e mezzo, fino al 2017. Se è vero che l’Inter voleva rispondere coi fatti (e col talento) al colpo-Milan legato a Mario Balotelli, bé, ecco lui, tenuto nascosto fino all’ultimo e pronto ad arrivare a Milano dopo un blitz nerazzurro che ha scintille d’orgoglio.
Prevalentemente destro (ma il sinistro non è da... buttare), con grande personalità, ottima visione di gioco e notevole accelerazione. Kovacic ha giocato durante la carriera in diversi ruoli: centrale difensivo, trequartista (in un 4-2-3-1), play-maker (in un 4-3-2-1). Per molti - in patria - è simile a Modric, per alcuni ha il talento di Prosinecki, per altri è un nuovo Boban. Di certo la sua mattonella attuale è quella davanti alla difesa, zona nella quale lo metterà Strama. Mateo recentemente ha avuto (e superato) problemi al metatarso, da piccolo ebbe un brutto infortunio alla gamba. Tutto passato. Ora è tutto dell’Inter.  

(fonte: Gazzetta dello Sport )

mercoledì 30 gennaio 2013

A MORATTI E AI SUOI SOTTOPOSTI



 Il Sig. Moratti Massimo ed il suo sottoposto Marco Branca e il sotto-sotto posto Andrea stramaccioni,  probabilmente credono davvero di avere a che fare con un branco di idioti.
Il sig. Moratti all'indomani del famigerato "Fair Play Finanziaro" ha preso subito la palla al balzo e dietro di esso si è celato per giustificare la deflagrazione totale di quella che era diventata la squadra migliore del mondo, se non altro per le numerose e prestigiose vittorie ottenute in un solo anno solare: Super Coppa di lega, Coppa Italia, Scudetto, Champions League, Mondiale per club.
Dopo di questo anno fantastico, indimenticabile, irripetibile e irraggiungibile per tutti, eccezion fatta per l'alieno Barcellona, il primo ad aver capito, ad avere intuito le reali intenzioni del nostro "amatissimo" Presidente è stato l'artefice delle nostre notti magiche, Josè Mourinho. 
Qualcuno, preso dallo sconforto, giustamente, ha criticato il modo in cui Mou ci ha lasciati, scappando come un ladruncolo sorpreso a rubare un barattolo di nutella al supermercato. Tanti altri  hanno criticato le lacrime versate dallo Special One sulla spalla di Materazzi la stessa notte della fuga, la magica notte di Madrid. Ma visto col senno di poi ho capito che quel pianto, era come quello di un bambino che vede il suo giocattolo preferito finire nella pattumiera, pronto per essere macinato dal compattatore solo perchè ormai logorato dal tempo e dall'uso eccessivamente sfrenato che il vivace bimbo ne ha fatto, ed è sicuro che un giocattolo così bello e perfetto , così come lui lo ha reso fino a quel momento, non lo riavrà mai più, perchè il papà colto dal raptus del "Fair Play Finanziario" gli ha tolto ogni speranza di poter avere giocattoli a marchio "C E", ma dovrà accontentarsi di quelli contraffatti, quelli che si rompono solo a guardarli, perchè costano molto meno!  
Sarcasmo a parte, il vate di Setubal aveva capito che il nostro amatissimo Presidente ormai aveva la pancia piena, si sentiva ripagato di tutti gli sforzi profusi fino a quel momento, e che arrivato a quel punto, all'apice della gloria, aveva esaudito ogni suo desiderio, tutti i sogni si erano ormai realizzati!
A noi tifosi, negli anni a seguire, il Presidente in primis, Branca e chi per loro, hanno buttato tanto fumo negli occhi e noi, ancora presi dall'euforia del Triplete o solo per rispetto e riconoscenza, non ci siamo sentiti di contestare apertamente e drasticamente l'operato della società.
Però non siamo un branco di idioti, tutti sapevamo che la maggior parte degli artefici di quei grandi successi avevano dato tutto e più di tutto ed era impensabile che potessero ripetere quelle fantastiche gesta. E qui anche il più pollo dei presidenti avrebbe capito che era il momento di fare cassa.... e che cassa!
Proviamo solo per un attimo ad immaginare quello che sarebbe stato il ricavato della vendita nel 2010 dei vari: 
JULIO CESAR - MAICON - LUCIO - SNEIJDER - THIAGO MOTTA - ETO'O - MILITO -  solo per citare quelli che avevano più richiesta di mercato. Ed ora invece proviamo a fare il conto di quanto sia effettivamente entrato nelle casse del club svendendo gli stessi giocatori (Eto'o a parte) nell'ultimo anno!
Allora caro Presidente Moratti, mi rivolgo a Lei in prima persona, perchè è Lei l'artefice e non Branca, suo servitore, o Stramaccioni, il quale si trova in panchina solo perchè è l'unico che ubbidisce ai Suoi ordini, nessun altro vero allenatore di polso avrebbe potuto accettare situazioni del genere, sarebbe stato molto più onesto da parte Sua dire: "Cari tifosi, mi rendo conto di aver commesso tanti errori, ho svenduto i migliori giocatori e al loro posto vi ho preso: FORLAN, PALOMBO, ROCCHI, SILVESTRE, JONATHAN e via discorrendo. Vi chiedo scusa perchè una società che vanta il maggior numero di abbonati allo stadio ed un maggior numero di fan club attivi sul territorio nazionale, non può permettersi di trattarvi in questo modo,... come un branco di idioti!"
E poi permettetemi un altro sfogo, come lo giustificate voi l'allontanamento dalla società di Lele Oriali? Beh vi dico come la vedo io: Oriali non ci stava a vedere la sua amata Inter finire in questo modo e prendere in giro la sua gente dicendo che era tutto a posto, che stavano lavorando per il fututo! di conseguenza, Lele era diventato un personaggio scomodo e per questo andava allontanato. 
E che dire  delle dimissioni date da Ernesto Paolillo a maggio del 2012?
Noi, Presidente non La ringrazieremo mai abbastanza per tutto ciò che ha fatto per la nostra amata Inter, per tutte le battaglie che ha combattuto e vinto per far sì che il marcio del calcio italiano venisse fuori, tutti noi abbiamo ancora ben impresso nella memoria la sua grande esultanza, che era identica alla nostra, al Camp Nou  prima ancora che al Bernabeu, ma adesso è arrivata l'ora di tornare sulla terra. Noi, caro Presidente, vogliamo tornare grandi, vogliamo che i bambini continuino ad innamorarsi dei colori nerazzurri, ad esserne fieri, vogliamo che lo stadio, i fan club e le strade continuino a riempirsi di tifosi in festa, vogliamo soprattutto non aspettare altri quarantacique anni per avere delle gioie così grandi, anche perchè caro Presidente io ne ho quasi quaranta e non sò quanti me ne ha riservati ancora il buon Gesù!
Quindi, Presidente, si faccia un bel esame di coscienza e se crede davvero di non poter dare più nulla per la nostra amata Inter, allora lasci il timone prima che la nave affondi davvero!
(G.T.)

domenica 27 gennaio 2013

IL BICCHIERE MEZZO PIENO

Come volevasi dimostrare, neanche oggi siamo stati capaci di approfittare delle disgrazie altrui. Anche il Milan che fino a ieri era in piena zona retrocessione ora è appena dietro di noi e niente di più facile che tra poche settimane ce lo ritroviamo davanti.
Sinceramente non c'è più niente da aggiungere, ormai siamo alla deriva, siamo tornati ad essere quelli "solo cuore" e nient'altro, perchè io in questa mia Inter non vedo niente più di tanto cuore messo in campo dai soliti noti.., vedi Zanetti e Cambiasso.
A questo punto però mi viene da pensare che il bicchiere bisogna vederlo mezzo pieno, perchè se poco poco stasera vincevamo, magari anche 2-0, le prime perle del presidente Moratti di domani mattina sotto i suoi uffici sarebbero state: "questa squadra è al completo e non ha bisogno di innesti importanti!". Quindi è probabile (speriamo) che in questi ultimi quattro giorni di mercato invernale anche lui si renda conto che forse qualche innesto di categoria superiore sarà necessario per poter sperare quantomeno di entrare in Europa League, perchè sinceramente sperare  addirittura nel terzo posto la vedo un pò un'utopia tutta morattiana!

P.S. Milito è ai box, e il tanto sbandierato vice?

(G.T.)

sabato 26 gennaio 2013

NIENTE DI PIU FACILE...

A sei giorni dalla partenza di Sneijder e a cinque dalla chiusura del mercato invernale nessun botto è partito, pardon è arrivato, tra  le file nerazzurre.

E' solo questione di ore e un'altra giovane promessa lascerà quello che un tempo era considerato il campionato più bello del mondo per approdare in Premier league.
Ad essere sinceri, Coutinho non ci ha fatto mai impazzire in questi anni, come anche il talentuoso Alvarez,  ma se è vero quello che si dice da quelle parti, cioè che si vuole puntare sui giovani, allora questi giovani devono avere il tempo ed il modo di crescere. Sarebbe molto più intellettualmente onesto e sinceramente molto apprezzabile,  se il nostro caro Presidente parlasse chiaro.

Dunque, vuoi creare davvero un progetto che duri nel tempo senza avere nessuna pretesa di vittorie e quindi non illudere nessuno sbandierando di voler raggiungere nell'immediato determinati obiettivi?

Niente di più facile caro Presidente, smantella completamente la squadra. Anche gli ultimi superstiti dello storico triplete ormai sono da pensionare, eccezion fatta per il capitano, se non altro per il solito instancabile impegno che mette ogni volta che indossa la divisa, e riparti da zero, anzi no puoi ripartire anche dal numero uno di Samir Handanovic e a seguire lasciati Ranocchia, Guarin, Benassi e Livaja, aggiungici altri cinque, sei ragazzi, due per reparto e lasciali giocare e crescere insieme senza lasciarti tentare dal darli via e vederli diventare campioni in altri club.

Noi tifosi saremmo tutti più tranquilli, non avremmo nessuna pretesa e anche se dovessimo perdere con il Siena non avremmo nulla da recriminare, perchè i ragazzi devono crescere e farsi le ossa!

Se poi invece la tua intenzione è quella di tornare subito a vincere qualcosa di importante, allora basta giochetti, perchè come dicono da queste parti: "a ca nisciun è fess" e rimetti mano al portafogli, perchè noi tifosi per continuare a seguirvi, la mano al portafogli la dobbiamo mettere eccome.

Niente di più facile caro Presidente!

(G.T)

giovedì 24 gennaio 2013

ROMA-INTER 2-1 quaranta minuti da film horror...

Ancora una volta non siamo riuscti a battere la Roma in questa stagione!

Primi 40 minuti degni del miglior regista horror di tutti i tempi "John Carpenter", per poi cambiare genere, fortunatamente, nel secondo tempo e tuffarsi nelle avventure di  Spiderman che combatte fino all'ultimo respiro per sconfiggere i cattivi (risultati). Qualcuno dovrebbe avvisare Spiderman di tessere la sua tela prima che i cattivi (risultati) arrivino, in modo tale da annientarli in tempo, prima che facciano danni devastanti ed irreparabili.

Ora lasciando da parte la filmografia fantascentifica hollywoodiana, credo  sia  assurdo continuare in questo modo, ormai siamo allo sbando, stiamo tornando (se già non lo abbiamo fatto) quelli di dieci anni fà, quelli che non vincevano mai. 
Ma adesso basta, adesso la società deve darci prova concreta che tiene ancora all'Inter proprio come noi tifosi, noi che non l'abbandoniamo mai, nemmeno se siamo alla deriva, perchè noi siamo i primi innamorati della Beneamata, e lo dimostriamo con i numeri: Primi in Italia come abbonamenti allo stadio, e primi come numero di fan club, altrimenti, se sono stanchi e non hanno più nessuna intenzione di rimettere mano al portafogli, se non per comprare Rocchi, con tutto il rispetti per l'uomo, che mollino pure le redini.

Sono mesi che stiamo alla ricerca di un vice Milito e abbiamo preso Rocchi, appunto, che oltre ad essere anagraficamente più vecchio del principe non gioca uno stralcio di partita da oltre sei mesi, quando invece avevamo un ragazzo di 21 anni in casa e lo abbiamo regalato alla Roma (Mattia Destro), che se solo si si fosse chiamato Destròt sarebbe stato corteggiato da mezzo mondo, Inter compresa! Ora abbiamo un altro ragazzo interessantissimo che, si chiama Marko, fortunatamente con la "K" e questo potrebbe essere fondamentale per il ragazzo,  Livaja (classe 1993) che a mio avviso meriterebbe di giocare molto di più, in modo di poter crescere al fianco di campioni come Milito e Palacio.

Sono mesi che si parla di Paulinho (top player?), ma se prima non vendiamo Snejider non possiamo prenderlo, dicevano, ora l'olandese l'hai (s)venduto, ma Paulinho costa ancora troppo (dicono).... e che pensi che sono tutti come noi che i top player  li abbiamo messi in tribuna ad aspettare con calma che la quotazione si abbassasse all'inverosimile, mentre il suo naturale sostituto (Guarin) era in convalescenza? Con i soldi della cessione del folletto (7,5 mln) probabilmente non ci compri nemmeno Schelotto... con tutto il rispetto!

Allora dai! Per fortuna alla chiusura del mercato invernale mancano pochi giorni, chi vestirà la gloriosa maglia a strisce nerazzurre che negli ultimi anni ha fatto godere ed impazzire di gioia migliaia e migliaia di tifosi di tutto il mondo?

Ai posteri l'ardua sentenza!

(G.T.)


mercoledì 23 gennaio 2013

Mou: "L'Inter è casa mia, una famiglia mai più trovata"

Josè Mourinho, intervistato oggi da Rmc, è tornato sulla sua esperienza all'Inter, un'esperienza definita "fantastica": "L'Italia per me è il paese della tattica, è stata un'esperienza che volevo fare. Sono arrivato in un club, più di un club, una famiglia che non ho mai trovato altrove nel mondo del calcio. E' il club della famiglia Moratti, un club assolutamente straordinario. Sono stati due anni fantastici, sportivamente e professionalmente. L'Inter è casa mia".
Il portoghese ripercorre anche il passaggio al Real Madrid: "Quando ho lasciato l'Inter, tutti hanno pianto. Il Real è qualcosa di diverso dal resto, in positivo e in negativo. La dimensione del Real Madrid è stratosferica. Sono felice di essere qui e di avere l'opportunità di lottare per dei trofei".

Stasera niente turnover, davanti Palacio-Livaja. Rientra Cambiasso e in difesa...

Stramaccioni è stato chiaro ed esplicito in conferenza stampa ieri. Roma-Inter è una semifinale di coppa e quindi non è una gara in cui si può fare turnover, anche perchè la coccarda tricolore potrebbe essere l'unico obiettivo raggiungibile senza particolari fatiche.
Per l'occasione, i problemi dell'Inter non si discostano molto da quelli avuti domenica. L'attacco è spuntato, causa le assenze di Milito e Cassano, e con Rocchi non ancora al meglio, i nerazzurri si affideranno ancora una volta all'esperienza di Palacio ed alla freschezza atletica del giovane Livaja, che ben ha impressionato l'altra sera. I due saranno supportati da Guarin, mentre le due novità rispetto alla formazione del campionato dovrebbero essere Cambiasso e Mudingayi, che prenderebbero il posto di Zanetti e Gargano. Per il resto, ci potrebbe essere un'altra chanche per Jonathan, anche se Nagatomo è favorito. Dietro difesa a tre confermata con Ranocchia, Juan Jesus e Chivu, davanti ad Handanovic.
Ecco, secondo la Gazzetta dello Sport, l'undici dei nerazzurri:
Handanovic; Juan Jesus, Chivu, Ranocchia; Pereira, Mudingayi, Cambiasso, Jonathan (Nagatomo); Guarin; Livaja, Palacio

martedì 22 gennaio 2013

PRONTA L'OFFENSIVA PER PAULINHO

Ci siamo. Dopo avere ceduto Sneijder il mercato dell'Inter è entrato nel vivo. L'obiettivo principale, se non l'unico, è il centrocampista del Corinthians Paulinho. I nerazzurri sperano nel sì del giocatore, al quale è stato offerto un contratto di 2,5 milioni a stagione a salire. Per il club brasiliano è pronta un'offerta di 15 milioni di euro.
Nella giornata di ieri anche il presidente Moratti ha ammesso che il giocatore interessa eccome: "Un giocatore del genere è sempre utile. Ma c’è anche un fatto di costo". L'offensiva potrebbe partire in ogni momento, anche forte del fatto che il ds Ausilio nel luglio scorso, con un viaggio in Brasile, aveva già gettato le basi. Allora il costo era 8 milioni ora è pressochè raddoppiato, ma la voglia di consegnare a Stramaccioni un giocatore con tali caratteristiche è forte e Branca proverà a chiudere nel più breve tempo possibile.
Le caratteristiche del giocatore, oltre che tecniche, rientrano poi nei piani del nuovo corso della società Inter. Giocatore di prospettiva, il cui ingaggio sarebbe sotto i tre milioni, tetto ormai oltre il quale non si potrà più andare. Per lui è pronta una maglia e un ruolo fondamentale nel progetto Inter. Paulinho giocherebbe nel 3-5-2 al fianco di Guarin. Tanta roba, per un centrocampo, quello nerazzurro, a cui manca un uomo con tali caratteristiche.

fonte Gds

lunedì 21 gennaio 2013

W. SNEJDER TWITTA

21 gennaio 12:20
Ciao Milano, grazie di tutto... Sempre nel mio cuore!!! Grazie a tutti i tifosi.. On my way to Istanbul now... Excited!

GUARIN SOLITO TRASCINATORE

ROMA-INTER 1-1
Ancora una volta è stato Guarin, il migliore in campo dell'Inter secondo la Gazzetta dello Sport. Il colombiano all'inizio,  occupa una posizione da trequartista interno. Poi, quando l'Inter va sotto, si libera dei tatticismi e fa a modo suo. Scelta saggia, la squadra ci guadagna. I suoi tiri procurano ansia agli avversari, la sua azione di forza sulla destra consente a Palacio il più facile dei gol. Ma l'ex Porto non è l'unica conferma; l'Inter ha trovato in Handanovic un grande erede di Julio Cesar; Tre interventi tre, ma decisivi. I primi due in un colpo solo: le uscite basse su Osvaldo e Totti in rapida sequenza. A proposito, l’uscita bassa è diventata il suo pezzo forte: già col Partizan, in Europa League, l’aveva esibita. Nel finale il volo che disattiva una frecciata di Lamela. Ottime anche le prestazioni di Livaja e Palacio.

domenica 20 gennaio 2013

Sneijder: "Ho amato e amo l'Inter. I tifosi per me..."

Anche Wesley Sneijder ha parlato a Sky subito dopo il pranzo con Massimo Moratti: "Io ho amato e amo questa squadra, i tifosi interisti sono la cosa più importante per me. Ora non posso parlare della trattativa, ma sono d’accordo con le parole del presidente”, ha detto Sneijder.

di Daniele Mari

sabato 19 gennaio 2013

I CONVOCATI PER ROMA-INTER

 CASSANO NON CE LA FA! NAGATOMO RIENTRA

Andrea Stramaccioni ha convocato 24 giocatori per Roma-Inter, gara valida per il posticipo della 21a giornata della serie A Tim  2012-2013 in programma domani sera allo stadio "Olimpico" (ore 20.45). Non ce l'ha fatta Antonio Cassano, che resta fuori come Milito e Samuel. Recupera invece Yuto Nagatomo, come anche Gargano.
Portieri: 1 Samir Handanovic, 27 Vid Belec, 77 Raffaele Di Gennaro;
Difensori: 4 Javier Zanetti, 6 Matias Silvestre, 23 Andrea Ranocchia, 26 Cristian Chivu, 31 Alvaro Pereira, 33 Ibrahima Mbaye, 40 Juan Jesus, 42 Jonathan, 44 Matteo Bianchetti, 55 Yuto Nagatomo;
Centrocampisti: 14 Fredy Guarin, 16 Gabi Mudingayi, 17 MacDonald Mariga, 19 Esteban Cambiasso, 20 Joel Obi, 21 Walter Gargano, 24 Marco Benassi, 41 Alfred Duncan;
Attaccanti: 8 Rodrigo Palacio, 18 Tommaso Rocchi, 88 Marko Livaja, 82 Daniel Bessa.

fonte: inter.it

IL GUARO

C'è un colpo che l'Inter ha fatto nell'ultimo mercato di riparazione. Un giocatore che era infortunato e che ha dovuto ribaltare tutti i giudizi negativi che aveva sollevato il suo acquisto. Ad aprile, quando Fredy Guarin è spuntato tra gli uomini a disposizione di Stramaccioni - che aveva appena sostituito Ranieri - i buongustai si erano sfregati le mani e avevano pensato: quando sarà in forma ne vedremo delle belle. Il centrocampista colombiano sta diventando essenziale per la squadra nerazzurra: è costato undici mln ed è arrivato dopo una lunga trattativa con il Porto. "I suoi numeri sono da top player", scrive il Corriere dello Sport. Dal 31 ottobre ha siglato sette reti e così ha convinto Strama a "disegnargli la sua formazione attorno" cambiandogli posizione, avvicinandolo alla porta, facendolo giocare sulla tre quarti. Secondo quanto scrive il CdS, il suo momento positivo non è sfuggito agli occhi di esperti e dei club inglesi, due in particolare Tottenham e Manchester United. L'Inter però ha trovato un centrocampista che fa segnare, che segna, un uomo che - e questo fa curriculum - si è attaccato alla maglia nerazzurra, la porta con responsabilità e questo fa curriculum almeno quanto i numeri.

Fonte Cds

ULTIME NOTIZIE

Oggi, vigilia di Roma-Inter, gara valida per la 21^ giornata di Serie A Tim 2012-2013, Andrea Stramaccioni incontrerà i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile alle ore 13.30

La conferenza verrà trasmessa su Inter Channel, canale 232 della piattaforma Sky.