Avete visto com'è semplice passare da giovane inesperto e anche arrogante a vittima di un clan di cattivi ragazzi e dirigenti spietati? Il passaggio è molto semplice: Nel momento in cui sei un dipendente del F.C. Internazionale vieni attaccato da ogni parte con tutti i mezzi a disposizione, che tu sia un giocatore, un dirigente, un dottore, un allenatore o un magazziniere non cambia nulla, sei solo un bersaglio. Nel momento stesso in cui non sei più un dipendente del F.C. Internazionale diventi "beato" e vittima di un sistema autolesionista ben delineato.
Tutto questo, per chi ancora non ne fosse a conoscenza, è la famosa "prostituzione intellettuale" che denunciò a suo tempo Josè Mourinho! L'Inter è l'unica "grande" del calcio italiano a non avere un giornale, una televisione o una radio amica, quindi là dove non è possibile combatterla sul campo si passa agli attacchi di questo genere che servono solo a destabilizzare ancora di più l'ambiente e perchè no, a destabilizzare anche un futuro acquisto. Fino a domenica sera, quando Stramaccioni aveva ancora delle "certezze" di restare sulla nostra panchina, lo stesso veniva indicato come un arrogante ed incosciente che non si rendeva conto di quanto male avesse fatto all'Inter. Solo pochi minuti dopo il suo ufficiale esonero, è uscita un'antologia su un fantomatico clan di giocatori e dirigenti che ha remato contro il tecnico romano già dalla prima di campionato. Un altro segnale forte di questa "prostituzione intellettuale" l'abbiamo avuta ieri sera durante la finale di Wembley. E' stato rimarcato più volte il fatto che il Bayern avesse perso la finale dell'anno prima contro il Chelsea ma è stato rigorosamente omesso un fatto ben più importante e glorioso, se vogliamo, per gli stessi tedeschi e cioè che nelle ultime quattro edizioni hanno disputato la bellezza di tre finali perdendo prima in modo netto contro l'Inter di Zanetti e Co., arrendendosi poi, appena due stagioni più tardi, ai supplementari con un rigore sbagliato da Robben contro gli inglesi, per arrivare infine a ieri sera a coronare finalmente il sogno della coppa dalle grandi orecchie!
In tutto questo c'è da dire che noi tifosi interisti siamo abituati a questi attacchi mediatici però, cavolo, a tutto c'è un limite! E' possibile mai che nessun dirigente si senta in dovere di difendere il nostro onore? E' ora che qualcuno cominci a tirare fuori gli attributi e a rispondere a questi attacchi gratuiti proveniente da tutti i media compiacenti degli avversari.
Fino a prova contraria: Siamo gli unici a non essere mai retrocessi; siamo gli unici ad aver fatto il triplete in Italia; abbiamo vinto cinque scudetti consecutivi; abbiamo realizzato più punti di tutti da quando c'è la formula dei tre punti a vittoria; siamo l'unica società ad avere una struttura come la "Inter Campus"; nonostante tutto, quest'anno avevamo il maggior numero di tesserati allo stadio; siamo i primi come fan club regolarmente iscritti.
quindi cari dirigenti cominciate a far sentire la vostra voce!
(G.T.)