Nel 1995 ero appena un vent'unenne e tu di un anno più grande e con un viso da ragazzino quasi impaurito al cospetto della leggenda Facchetti.
A differenza dei grandi nomi, quelli che oggi vengono chiamati "Top Player", la tua presentazione non è stata accompagnata da titoloni o da edizioni speciali della "Domenica Sportiva" e nessuno mai, compreso il sottoscritto, in quel momento avrebbe potuto immaginare che solo dopo quattro anni saresti stato investito della carica di "Capitano" e che nel tempo saresti diventato la nuova "Leggenda" della nostra gloriosa maglia. La tua strepitosa carriera è stata coronata da tanti record:
- Giocatore con più presenze in Serie A
- Giocatore con più presenze in Super coppa italiana
- Giocatore con più presenze nelle competizioni UEFA per club
- Giocatore con più presenze nella Uefa Champions League
- Giocatore con più presenze consecutive in serie A
- Giocatore con più presenze consecutive in assoluto
- Giocatore con più presenze nei derby della Madonnina
- Giocatore con più stagioni da Capitano
- Con 5 scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Super coppe italiane, 1 Coppa UEFA, 1 Champions League e 1 Coppa del Mondo per club sei il giocatore più vincente della storia dell'Inter.
E nonostante tutti questi numeri sei rimasto sempre uguale, sempre la stessa persona limpida ed onesta che tutto il mondo del calcio e non solo ha imparato ad apprezzare. Mai una parola fuori posto, nemmeno quando sarebbe stata sacrosanta, mai un fallo cattivo nei confronti di un avversario, mai una esultanza eclatante con linguacce, capriole, balletti, corna o chissà che cosa. Nessun tatuaggio sulla pelle messo in bella vista delle telecamere, nessun orecchino, nessuna cresta e niente capelli colorati. Semplicemente così come mamma Violeta ti ha fatto. Sei tu il vero esempio che tutti dovrebbero seguire, sempre lontano dai riflettori, dai gossip, dai set fotografici e dalle discoteche!
A differenza di molti tuoi colleghi hai preferito prestare la tua immagine ed il tuo successo a chi è meno fortunato, a chi vede in te un'ancora di salvezza. Sei il nostro orgoglio. Sei l'orgoglio del popolo interista, tutti quanti noi abbiamo impresso nella mente i tuoi occhi e la tua espressione nel momento in cui hai alzato al cielo la Coppa dei Campioni. Nessuno mai dimenticherà quell'attimo, il momento in cui ti sei visto ripagare con tutti gli interessi i tanti anni passati a soffrire. Anni in cui era molto più semplice ringraziare e passare la mano. Sbarcare su nuovi lunari verso nuovi orizzonti molto più appetibili. Tu invece hai sempre creduto in noi popolo nerazzurro, ti sei vestito addosso i nostri colori e ovunque sei stato hai portato in alto il nome dell'Internazionale, l'hai difesa con tutte le tue forze, anche in questa stagione maledetta sei stato sempre l'ultimo ad alzare bandiera bianca. Ti abbiamo visto a 39 anni scendere di gran carriera sulla fascia al 92°, ma anche al 94° piuttosto che al 120° alla ricerca di un cross per i tuoi compagni. Ti abbiamo visto a 39 anni fare dribbling come un vent'enne, ti abbiamo visto correre e lottare più di qualsiasi altro tuo collega come a voler suonare la carica senza mai arrendersi perchè la resa non abita in te. A questo punto posso solo dirti grazie a nome di tutto il popolo nerazzurro, grazie per tutto quello che sei riuscito a trasmetterci in questi 18 anni insieme. 18 anni di battaglie, di delusioni, di vittorie, di sconfitte e di trionfi come quelli degli ultimi anni. Ma come sempre accade nella vita c'è un inizio ed una fine in tutto. Fino ad ora sei stato la nostra "Istituzione" in campo, ora ti vogliamo "Istituzione" in società. Prima però ti rivogliamo in campo per ringraziarti ed osannarti ancora una volta! Capitano... mio Capitano!
(G.T)
(G.T)
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